martedì 17 ottobre 2017

La fotografia: un incontro con se stessi

La fotografia ci invita ad aprire gli occhi e ad allargare i nostri orizzonti; ci insegna non a vedere ma a guardare, a sentire e non pensare!

Da cosa nasce il nostro desiderio di fotografare o di essere fotografati?
La fotografia può nascere dal bisogno di conservare una memoria del nostro presente, ci permette di assicurarci di ESSERE, di SENTIRCI VIVI in quel momento e di poterlo conservare per non dimenticare quell'emozione profonda perchè le foto portano in sè una storia, un disegno, una creazione di qualcosa che si è vissuto.
La fotografia può contenere in sè un mondo pieno di significati, possiede un potere esplorativo e conoscitivo ed è per questo che secondo Judy Weiser (1993) la fotografia può essere utilizzata a scopo terapeutico con il nome di "fototerapia", ossia utilizzando le fotografie per l'esplorazione del mondo emozionale ed intimo della persona.
Anche se non direttamente, la persona si lascia trasportare dalle emozioni, dai ricordi ed esprime attraverso la foto quello che a parole molto spesso è difficile raccontare. Una comunicazione non verbale che funge da catalizzatore di ricordi ed emozioni che raggiungono anche l'inconscio suscitando curiosità ed interesse se solo ci si so-f-ferma.

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