lunedì 2 ottobre 2017

La differenza tra terapia, counselling e coaching

In base a quali elementi scegliere una figura professionale piuttosto che un’altra per lavorare su noi stessi e quali sono le differenze e gli aspetti

Carla ha 58 anni, una bella casa con giardino, una attività lavorativa di piena soddisfazione e la grande passione del canto. Fa parte di un coro che le fa vibrare le corde del cuore. Quando canta è come se volasse, racconta, e non potrebbe farne a meno. Ha solo un piccolo sogno nel cassetto: quello di cantare da solista. Il gruppo non sembra però accettare questa sua idea.
Si sente non compresa e isolata: non solo non riesce a far sì che il suo assolo venga organizzato, ma anche gli amici non sembrano cogliere l’importanza del fatto. Decide di rivolgersi ad un counsellor.
Si sente impotente e demoralizzata: come riuscire a trovare una strada verso un assolo? Un coach è quello che ci vuole per lei.
Sente ancora una volta che la sua preparazione non è all’altezza: ecco perché le hanno detto di no, il rifiuto sembra essere la fine scontata della solita storia della sua vita. Forse sarebbe meglio uno psicoterapeuta?

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