venerdì 20 ottobre 2017

Il valore probatorio del modulo C.A.I.

Le dichiarazioni contenute nel modulo C.A.I. non assurgono a piena prova, ma sono idonee a fondare una presunzione semplice

La Corte di Cassazione con sentenza n. 739/2011, conformemente a quanto già espresso dalle Sezioni Unite nella sentenza del 5 maggio 2006 n. 10311, ha riconosciuto che "la dichiarazione confessoria contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro, resa dal responsabile del danno, proprietario del veicolo assicurato e – come detto – litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del solo confidente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice, dovendo trovare applicazione la norma di cui all’art. 2733, terzo comma, cod. civ., secondo la quale, in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è, per l’appunto, liberamente apprezzata dal giudice”.  
Le dichiarazioni contenute nel modulo C.A.I., dunque, non assurgono a piena prova nei confronti di alcuno dei litisconsorti chiamati in giudizio, sia pure limitatamente al solo rapporto tra danneggiato e confidente, ma sono, tuttavia, idonee a fondare una presunzione semplice nei confronti di tutte le parti convenute. 

Leggi tutto l'articolo.

Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.


Segui Pronto Professionista su Facebook: