venerdì 29 settembre 2017

Rottamazione delle cartelle esattoriali

Nuova data per la seconda rata

Chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle esattoriali ha tempo fino al 2 ottobre per pagare la seconda rata.  
L’agenzia delle Entrate fa sapere che la seconda rata della definizione agevolata, con scadenza il 30 settembre cade di sabato e quindi, come previsto dalla legge, i pagamenti possono essere effettuati entro il primo giorno lavorativo successivo, ovvero lunedì 2 ottobre.  
Nel caso in cui non si provveda a versare quanto dovuto nel termine stabilito, si precisa che si perderanno i benefici della rottamazione, ovvero l’Agenzia riprenderà la procedura di riscossione. Se il contribuente aveva un piano di rateizzazione, dovrà riprenderlo e verrà comunicato il nuovo, se ha versato solo la prima rata di luglio, verrà scomputata, da questo,  parte versata.  

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Cda nello Sport: aspetti fiscali

Aspetti fiscali nei CdA dello sport dilettantistico

I dubbi dipanati in ambito previdenziale paiono comunque morbidi, rispetto alle complicazioni riscontrabili in ambito fiscale. La guida ufficiale alla regolamentazione fiscale del rapporto non può che essere il Tuir. Granitica è la posizione relativa alla soggezione fiscale dei compensi da amministratore assimilati al reddito da lavoro dipendente ex articolo 50, comma 1, lettera c-bis), Tuir. In ambito sportivo dilettantistico però alcuna certezza può considerarsi davvero tale, stante la carenza di chiarimenti applicativi anche solo di prassi. Come abbiamo considerato nelle righe che precedono, possono infatti aggiungersi prestazioni di diverso tipo alla medesima persona nominata quale amministratore. Anche con riferimento ai profili fiscali è necessario in via preventiva chiarire se il compenso erogato al percettore sia riferibile al ruolo di amministratore oppure a un diverso, possibile, ruolo aggiuntivo.

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Benefici prima casa

Si può continuare ad usufruire dei benefici “prima casa” anche se l’immobile viene ceduto interamente al coniuge in fase di separazione

Il caso è di un contribuente a cui sono state revocate le agevolazioni c.d. “prima casa” relative all’immobile acquistato in comunione legale con la moglie, per non aver trasferito la residenza presso il suddetto immobile nel termine decadenziale di 18 mesi dalla data del rogito, bensì per aver ceduto alla moglie l’intera proprietà del bene in luogo dell’indennità di mantenimento, in adempimento di una condizione della separazione consensuale omologata dal Tribunale.
Il Contribuente per prima ha visto rigettare il proprio ricorso per la revoca del provvedimento sanzionatorio dalla Commissioni Tributaria Provinciale e poi, dopo aver proposto appello, anche dalla Commissione Tributaria Regionale.

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Impugnazione delle delibere condominiali

Profili di interesse giurisprudenziale. Nullità e annullabilità

Ai sensi dell’art. 1137 c.c. secondo comma “contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio, ogni condomino dissenziente può fare ricorso all'autorità giudiziaria, ma il ricorso non sospende l'esecuzione del provvedimento, salvo che la sospensione sia ordinata dall'autorità stessa.
Il ricorso deve essere proposto, sotto pena di decadenza, entro trenta giorni, che decorrono dalla data della deliberazione per i dissenzienti e dalla data di comunicazione per gli assenti".
Uno dei profili di maggiore interesse pratico riguarda la comunicazione agli assenti. Quando può ritenersi perfezionata? Come noto, l’avviso di convocazione, che deve essere contenere l'indicazione dell'ordine del giorno, deve essere comunicato almeno cinque giorni prima della data di svolgimento dell'assemblea. La presenza in assemblea sana eventuali irregolarità. Ma quid iuris per gli assenti? La comunicazione all’assente (come ogni altra comunicazione ai sensi dell’art. 1335 c.c.) si intende eseguita quando quanto meno l’avviso di giacenza del plico è inserito nella cassetta postale del destinatario (Cass. 4352/1999). Pertanto, sebbene non sia obbligatorio, è preferibile sempre comunicare il verbale in modo che risulti data certa della sua ricezione.

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Mantenimento diretto: quando è possibile ottenerlo

Quando è possibile chiedere l'applicazione del mantenimento diretto per i figli al posto del versamento di un assegno mensile di mantenimento

Il Tribunale di Firenze con la sentenza 1355/17 ha affrontato il tema del mantenimento diretto genitori-figli, ovvero quella forma di assistenza economica che il genitore separato dà ai propri figli non versando un assegno periodico, ma provvedendo direttamente a soddisfare le loro esigenze. 
Gli artt. 147 e 148 c.c. pongono l’obbligo di mantenimento dei figli minori, siano essi legittimi o naturali, a carico di entrambi i genitori che devono adempiere a tale obbligazione in proporzione alle rispettive sostanze e secondo le loro capacità di lavoro.  

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Contestazione della prova informatica

Il comune CD non è una prova informatica inattaccabile se non è chiara la catena di custodia del file contenuto e la corrispondenza all'originale

Nei processi penali, sempre più spesso, vengono acquisite prove informatiche rappresentate da comuni CD sui quali è stato copiato/incollato un ceto file, originato in altro supporto (cellulare, fotocamera ecc.).
A parere di chi scrive, l'acquisizione di tale prova non può essere assimilata ad una semplice produzione documentale ma richiede maggiori garanzie circa la genuinità del contenuto e della “catena di custodia” del file originario.
Si pensi, ad esempio, ad un CD prodotto dalla persona offesa contenente la trasposizione di una conversazione avuta con l'indagato registrata con telefono cellulare e successivamente copiata su CD dalla stessa persona, con il proprio computer. Può essere contestato dalla difesa? A parere di chi scrive, sì.

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Prescrizione reati tributari: parola alla Consulta

La Corte di Giustizia dirà la sua ma nel frattempo la normativa italiana sull'interruzione e durata massima della prescrizione deve essere applicata

In quanto tempo si prescrivono i reati tributari p. e p. dagli artt. 2 e 8 d.lgs. 74/00 (rispettivamente utilizzo ed emissione di false fatture per operazioni inesistenti)? 
Anche a seguito della riforma Orlando (l. 103/17), per fatti commessi prima del 2011, il termine di prescrizione resta quello ordinario di 6 anni stabilito dall'art. 157 c.p., che si eleva a 7 anni e mezzo per effetto dell'intervento di atti interruttivi della prescrizione (es. interrogatorio dell'indagato, decreto di fissazione dell'udienza preliminare, decreto che dispone il giudizio, sentenza di condanna ecc.), a norma degli artt. 160 e 161 co. 2 c.p.. 

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Tarsu: riduzione della tariffa fino al 40%

Tarsu: riduzione della tariffa fino al 40% in ipotesi di grave violazione del Regolamento di Nettezza Urbana

Il diritto dell’utente alla riduzione della Tarsu fino al 40% non richiede che il grave e non temporaneo disservizio sia imputabile a responsabilità dell'Amministrazione Comunale o comunque a causa che, rientrando nella sua sfera di controllo ed organizzazione, sia da questa prevedibile o prevenibile; tale presupposto si identifica invece nel fatto obiettivo che il servizio di raccolta: (i) non sia svolto nella zona di residenza o di dimora nell'immobile a disposizione o di esercizio dell'attività dell'utente; (ii) ovvero, sia svolto in grave violazione delle prescrizioni del regolamento del servizio di nettezza urbana, relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta, in modo che l'utente possa usufruire agevolmente del servizio stesso.

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Ricorsi contro i test a numero chiuso

In crisi il sistema del numero chiuso. Sempre più numerosi i ricorsi vinti

Sempre più in crisi il sistema del numero chiuso nelle università.
Il numero programmato a livello nazionale (il numero chiuso) è stato introdotto per la prima volta con legge 264/99, in risposta alla sentenza numero 383/98 della Corte Costituzionale, con la quale veniva chiesto di discutere le modalità di accesso al mondo universitario.
L’allora ministro dell’istruzione aveva giustificato l’introduzione del sistema di accesso a numero chiuso rifacendosi a due direttive della comunità europea (78/687/CEE sugli odontoiatri e 93/16/CEE sui medici). Entrambe le direttive si limitavano, tuttavia, a imporre agli Stati membri un’armonizzazione dei corsi di studio di odontoiatria e di medicina, a garanzia del principio della libera circolazione dei cittadini Europei all’interno dell’Unione;  il governo italiano invece, forse allo scopo di ridurre i finanziamenti e di difendere gli interessi degli ordini professionali, ha introdotto, in risposta a tali richieste della comunità europea, il sistema del numero chiuso.

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Attacchi di panico e fobie

Da dove partono questi malesseri così intensi da far sembrare l'inizio della morte? Come funzionano le nostre difese interiori?

L’arrivo al pronto soccorso è repentino, il dolore al petto lancinante, un senso di soffocamento, la sensazione di morire è imminente. Tutto fa sembrare un infarto in corso. Ma un paio di esami clinici ne escludono la possibilità e portano ad una diagnosi precisa: attacco di panico
A volte il panico arriva in modo improvviso senza una ragione, altre volte  scatenato da qualcosa che si vede. 
Ma perché  la vista di una macchina rossa, per niente pericolosa, può scatenare il panico?  Come può essere che un rumore di elicottero, della pioggia, o il sibilo del vento attivino uno stato di allerta talmente intenso da innescare una serie di reazioni fisiologiche esagerate, da essere scambiate per una malattia prossima alla morte? 

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Controlli troppo ciò che mangi? Colpa dell'ansia

Ansia ed inquietudini spesso finiscono nel piatto facendo del cibo uno strumento compensatorio e non più un nutrimento

Intorno al mondo del cibo ruotano una serie di fattori, emotivi, psicologici, sensoriali, esperienziali che ci portano ad amare una determinata pietanza e ad odiarne altre, ad assaggiare incuriositi cibi nuovi o a scegliere sempre gli stessi gusti. Il cibo è convivialità, socializzazione, condivisione ma in una parte rilevante è soprattutto un’esperienza individuale, che dice molto su noi stessi e sul rapporto che abbiamo con il nostro mondo interiore e con il nostro corpo
Ad esempio secondo alcuni studiosi delle dinamiche alimentari il bisogno di controllo influisce molto sull’esordio e mantenimento dei disturbi alimentari. Ciò che porta l’individuo ad esercitare un controllo esasperato su tutto il proprio mondo è un’immagine negativa di sé che si cerca di modificare attraverso un perfezionismo esasperato ed un’attenzione particolare all’immagine corporea. 

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giovedì 28 settembre 2017

Riduzione del canone di locazione

La riduzione del canone di locazione, a differenza di un eventuale aumento, non dà luogo alla necessità di riliquidare l’imposta di registro assolta

Ai sensi dell’art. 19 (rubricato “Denuncia di eventi successivi alla registrazione”) del TUR (Testo Unico Imposta di Registro) il verificarsi di eventi che danno luogo a un’ulteriore liquidazione dell’imposta devono essere denunciati entro venti giorni, a cura delle parti contraenti o dei loro aventi causa e di coloro nel cui interesse è stata richiesta la registrazione, all’ufficio che ha registrato l’atto al quale si riferiscono. La riduzione del canone di locazione, a differenza di un eventuale aumento, non dà luogo alla necessità di riliquidare l’imposta di registro assolta, poiché l’imposta pagata è stata superiore a quella attuale (minor imponibile)  per cui non andrebbe fatta alcuna comunicazione. E’ tuttavia opportuno per le parti redigere una scrittura privata e registrarla presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e ciò al fine di dare data certa all’accordo aggiunto tra conduttore e locatore e darne un’efficacia probatoria nei confronti di terzi (Circolare n. 60/E/2010). 

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Produzione di energia elettrica, Tremonti ambientale

Il reddito delle PMI destinato ad investimenti ambientali non concorre a formare il reddito imponibile

L’agevolazione di cui all'art. 6 della Legge 23/12/2000 n. 388 (c.d. “Tremonti ambientale”) prevede che la quota di reddito delle piccole e medie imprese destinata ad investimenti ambientali non concorra a formare il reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi. Come noto tale defiscalizzazione è stata riconosciuta agli operatori del settore della produzione di energia elettrica per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (solare, eolica, idroelettrica e da biomasse zootecniche e/o vegetali) con un approccio incrementale e di importo pari sino ad un massimo del 20% del costo di investimento
Il riconoscimento avviene nei confronti di piccole medie imprese (oltre al numero di dipendenti il parametro che occorre misurare è il fatturato annuale derivante dalla vendita dell’energia elettrica ed al relativo codice di attività ATECO) e in concorrenza con altri incentivi e/o agevolazioni statali o europee.  

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La nuova dichiarazione di successione

Dopo il periodo transitorio dal 23 gennaio al 31 dicembre 2017, dal primo gennaio 2018 non sarà piu' possibile utilizzare il vecchio modello 4

Dal primo gennaio 2018 la dichiarazione di successione dovrà essere presentata esclusivamente telematicamente (insieme alla domanda di voltura catastale) utilizzando il nuovo modello messo a disposizione sul sito Agenzia delle Entrate e il nuovo canale telematico presente tra i vari servizi che l’Agenzia offre. 
Dal 23 gennaio 2017 a 31 dicembre 2017 è previsto un periodo di transizione in cui è ancora possibile presentare la documentazione in modo cartaceo (modello 4). 
Il nuovo modello e il nuovo canale telematico dovranno essere utilizzati per le successioni aperte dopo il 3 ottobre 2006. La trasmissione telematica potrà essere fatta in modo proprio o attraverso un intermediario abilitato. E’ possibile, inoltre, recarsi presso un Ufficio delle Entrate è richiedere la trasmissione telematica della Dichiarazione. 

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Fatturazione elettronica, un’opportunità per le aziende

La digitalizzazione delle imprese è la strada maestra che le PMI dovranno seguire per misurarsi con mercati sempre più competitivi e globalizzati

La digitalizzazione delle imprese è la strada maestra che le PMI italiane dovranno seguire per misurarsi quotidianamente con mercati sempre più competitivi e globalizzati e in cui è necessario rendere più efficienti i processi produttivi e commerciali.
E’ un percorso che ha le sue origini nel 2008 quando, con la Legge Finanziaria 2008, è stato introdotto l’invio esclusivo delle fatture in formato elettronico e con firma digitale da parte degli operatori economici tramite indirizzi di posta PEC, in ottemperanza alle Direttive Europee sul passaggio al digitale e mirate a una maggiore armonizzazione dei sistemi contabili all’interno dell’area Ue per gestire in forma elettronica l’intero ciclo degli acquisti.

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Scadenza delle “rottamazioni” al 2 ottobre

Prossima scadenza della seconda rata della “rottamazione delle cartelle” e dell’adesione alla “rottamazione delle liti fiscali pendenti”

Il 2 ottobre è una data da segnare per coloro che hanno già aderito alla definizione agevolata (cosiddetta “rottamazione delle cartelle”) e per coloro che intendono aderire alla definizione agevolata delle controversie tributarie (cosiddetta “rottamazione delle liti pendenti”).  
Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che c’è tempo fino al 2 ottobre per pagare la seconda rata così come definita dalla definizione agevolata. La scadenza del 30 settembre, infatti, è stata posticipata dato che il 30 settembre è un sabato. Ricordiamo che con la definizione agevolata è possibile risolvere i ruoli relativi agli anni 2000-2015 per i debiti con il Fisco, l’Inail e l’Inps. L’agevolazione è data dal fatto che i contribuenti debitori non pagano le sanzioni e gli interessi di mora. Oltre all’imposta o il contributo dovuto, si deve versare soltanto l’aggio per il costo della riscossione.  

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Spesometro, proroga al 5 ottobre

Rinviata la scadenza delle presentazioni dei dati delle fatture a causa del servizio web temporaneamente sospeso

Con un comunicato stampa, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso la notizia di una proroga per la trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute.  
La nuova scadenza, che inizialmente era fissata al 28 settembre, è stata fissata per il 5 ottobre prossimo. La causa di questo ulteriore slittamento è un problema informatico che ha interessato il servizio web “Fatture e Corrispettivi”, servizio che è stato temporaneamente sospeso dalla serata del 22 settembre scorso e che ha ripreso ad essere operativo, seppur non totalmente, dal 26 settembre.  

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Finanziamenti agevolati dalla CCIAA di Milano

Contributi in conto abbattimento tassi per le imprese milanesi che stipulano finanziamenti per avvio attività o sviluppo produttivo

Anche quest’anno, la Camera di Commercio di Milano ha approvato agevolazioni per le imprese consistenti in contributi in conto abbattimento tassi finalizzati alla riduzione del costo dei finanziamenti assistiti da garanzia di un consorzio di garanzia convenzionato. 
L’iniziativa è rivolta alle Micro Piccole e Medie Imprese iscritte al Registro della Camera di Commercio di Milano (sede legale od operativa). I finanziamenti che si possono richiedere alle banche a particolari condizioni devono essere finalizzati per la realizzazione di particolari obiettivi

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E’ nulla la notifica della cartella a mezzo pec

E’ quanto ha disposto la Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia in concomitanza della Sentenza N°204 depositata il 31/07/2017

In particolare, il Collegio tributario emiliano ha disposto l’invalidità della notifica di alcune Cartelle di pagamento effettuate tramite messaggio di posta elettronica certificata  (PEC) contenente il file della cartella con estensione PDF anziché P7M che rappresenta la sola estensione del file che non solo assicura l’integrità e l’immodificabilità del documento informatico, ma anche per quello che attiene alla firma digitale, l’identificabilità del suo autore e pertanto,  la paternità dell’atto stesso. Si tratta di una pronuncia particolarmente interessante in concomitanza della quale il Collegio tributario adito chiarisce il modus operandi che il soggetto notificante deve assumere in caso di notifica dell’atto mediante posta elettronica certificata

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Bitcoin e criptovalute: è tutto oro? (parte 2)

"L'investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate" (Warren Buffet). Cosa conosciamo, veramente, delle criptovalute?

Pensiamo ora alle valute. Quando compro, per esempio, dei dollari, decido di fare un investimento nella cosiddetta “corporate America”, nella sua economia. Punto sul fatto che il PIL di quel Paese crescerà, che riuscirà ad attrarre capitali per investimento e, di conseguenza, il valore del dollaro crescerà. Ed è proprio questo il punto che voglio evidenziare. Una valuta rappresenta il suo Paese: il dollaro americano rappresenta gli Stati Uniti, la sterlina la Gran Bretagna, l’Euro rappresenta l’Eurozona e via discorrendo. 
Ciò premesso: che cosa e chi rappresenta il Bitcoin? Dietro il Bitcoin non c’è né una economia, né una Banca Centrale, né una politica monetaria, non c’è un PIL. Come faccio, quindi, a sapere se il prezzo del Bitcoin è “in equilibrio” con il suo valore? Non essendoci PIL,

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Bitcoin e criptovalute: è tutto oro? (parte 1)

"L'investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate" (Warren Buffet). Cosa conosciamo, veramente, delle criptovalute?

L’estate del 2017 sarà ricordata come l’estate del Bitcoin e delle Criptovalute in generale. Indubbiamente sentire che la quotazione del Bitcoin contro Dollaro Statunitense è salita del 500% fa un certo effetto in un mondo che si sta sempre più avviluppando nei tassi negativi decisi dalle politiche monetarie delle Banche Centrali. Facendo però un minimo approfondimento sull’andamento delle criptovalute in genere scopriamo, magari con un certo rammarico, che dal 1/1/2017 al rispettivo massimo annuale, Ethereum è salito del 4500% (da 8,53 a 386,21), Ripple è cresciuto del 5952% (da 0.0063 a 0.375), Litecoin invece si è “limitato” ad un 2090% (da 4,16 a 86,97). Come ho detto, le percentuali sono calcolate prendendo il massimo fatto segnare nel corso dell’anno 2017 che, con l’eccezione di Ripple che ha registrato il massimo a febbraio, è stato segnato a fine agosto (data coincidente con le decisione delle autorità cinesi di chiudere una importante piattaforma di negoziazione di Bitcoin). 

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Brevi riflessioni sui reati ambientali

E` necessario l`intervento del Legislatore per circoscrivere con più puntualità i reati legati alla compromissione e al deterioramento dell'ecosistema

Recita il nuovo art. 452 bis c.p.: È punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 chiunque, in violazione di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, specificamente poste a tutela dell'ambiente e la cui inosservanza costituisce di per sè illecito amministrativo o penale, cagiona una compromissione o un deterioramento rilevante: 
1) dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell'aria; 
2) dell'ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna selvatica. 
Quando l'inquinamento è prodotto in un'area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, la pena è aumentata

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Perchè non mi piaccio?

Una lettura dell'immagine di sé legata a ciò che siamo e desideriamo autenticamente, spesso falsata dalla rincorsa a modelli sociali illusori

L’IMMAGINE CORPOREA è “l’immagine che abbiamo nella nostra mente di forma, dimensione, taglia del corpo e i sentimenti provati rispetto a queste caratteristiche e alle singole parti del corpo” (Schilder). Da questa definizione possiamo caratterizzare l’immagine del nostro corpo come il risultato di diverse componenti: affettiva, comportamentale, percettiva e cognitiva. E’ infatti l’insieme di sentimenti, attenzione alla propria alimentazione e attività fisica, percezione delle proprie forme corporee, pensieri su come ci sentiamo, a caratterizzare il nostro modo di vederci e di conseguenza, a strutturare i vissuti legati alla percezione di sé: MI PIACCIO, NON MI PIACCIO
A questa prima descrizione base legata prevalentemente alla percezione della nostra fisicità, proviamo ad aggiungere una lettura più ampia sull’immagine di sé, che tiene insieme anche la complessità dei nostri bisogni

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Figli maggiorenni e mantenimento

Mantenimento ai figli già maggiorenni: obbligo e durata

E’ pacificamente riconosciuto dalla Giurisprudenza il diritto del figlio di essere mantenuto dai genitori anche dopo il compimento della maggiore età
L’art. 337 septies c.c., inserito dall’art. 55 D.Lgs. 154/2013, a decorrere dal 7/2/2014, prevede espressamente che il Giudice, dopo aver valutato le circostanze, disponga un assegno periodico a favore dei figli maggiorenni che non siano indipendenti economicamente
Le circostanze che il Giudice vaglierà saranno principalmente l’età del figlio, l’effettiva acquisizione di una competenza tecnica e professionale, l’impegno nella ricerca di una occupazione e la complessiva condotta del medesimo dal raggiungimento della maggiore età. 

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L'indebito versamento dei contributi INPS

Le contraddizioni di una disciplina non organica

La restituzione dei contributi indebitamente versati all’INPS  è questione controversa soprattutto perché la contribuzione alla gestione previdenziale è dovuta in base ai doveri del cittadino in termini di solidarietà  - artt. 2 e 38 Cost. -, pertanto  non sempre l’indebito versamento e/o la prestazione previdenziale possono essere ripetute.  
E’ possibile individuare margini per la  restituzione della contribuzione versata, quale vicenda derogatoria rispetto al principio generale  della sua  irripetibilità.

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Proroga dello spesometro 2017

Problemi di violazione della privacy dei contribuenti

Lo spesometro e’ una delle comunicazioni obbligatorie che i soggetti titolari di partita Iva, imprese e lavoratori autonomi, sono tenuti ad inviare annualmente all’Agenzia delle Entrate
Lo scopo è duplice: verificare se il tenore di vita di un soggetto è coerente con i redditi dichiarati e far emergere l’eventuale pratica di emissione di fatture false o di mancata fatturazione a fronte di cessioni di beni e servizi (questo vale ovviamente per chi detiene una partita IVA).  
Dopo un giorno di caos è arrivata la proroga per lo spesometro: l’Agenzia delle Entrate ha deciso che ci sarà tempo fino al 5 ottobre per inviare i dati sulle fatture. 
La proroga è stata concessa a causa del blocco temporaneo del servizio web ‘Fatture e Corrispettivi', sospeso dalla serata del 22 settembre per problemi legati alla privacy dei dati. 
Il servizio sarà di nuovo attivo dal 26 settembre. 

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Fra senior e junior mettici il coach

L’uso del coaching per sostenere i processi di passaggio delle competenze dai “senior” ai “junior” nelle organizzazioni.

Articolo già pubblicato su OUTSIDER della Camera di Commercio di Milano, e COACHINGZONE 
I giovani non trovano lavoro.
I vecchi rimangono al lavoro troppo a lungo e tolgono lavoro ai giovani.
I giovani devono emigrare se vogliono lavorare.
Certe competenze non si trovano più, se ne sono andate con chi le aveva.
L’Università non prepara abbastanza.
Che ne faremo di tutti gli ultrasessantenni pensionati?
Reggerà il nostro sistema previdenziale
A casa, sui giornali e in TV il dibattito verte su questi temi. Perfino il Papa si è espresso in materia. Si dicono cose che in parte sono vere e in parte sono luoghi comuni o addirittura scorrettezze, come raccontano con “L’inganno generazionale”, un volume appena uscito, Alessandra Del Boca e Antonietta Mundo. Le due studiose dimostrano come l’occupazione dei senior non tolga niente all’occupazione dei junior, ma che anzi le due cose innestino un circolo virtuoso favorendo anche l’equilibrio del sistema previdenziale. 

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Lombardia: incentivi alla crescita e allo sviluppo

Bando "Al Via". Contributi e finanziamenti che agevolano crescita e sviluppo delle imprese in Lombardia

La Regione Lombardia ha approvato e reso esecutivo un bando, denominato “Al Via”, che con Finlombarda vuole promuovere la competitività delle piccole e medie imprese lombarde attraverso il miglioramento e la facilitazione dell’accesso al credito supportando nuovi investimenti da parte delle PMI per rilanciare il sistema produttivo della Regione e facilitare la fase di uscita dalla crisi socio-economica che ha investito anche il territorio lombardo. 
In particolare la Regione Lombardia finanzia gli investimenti produttivi, incluso l'acquisto di macchinari, impianti e consulenze specialistiche inseriti in adeguati piani di sviluppo aziendale che contengano un'analisi chiara e dettagliata dello scenario di riferimento (interno ed esterno all'impresa) e la definizione di una strategia volta a ripristinare le condizioni ottimali di produzione, a massimizzare l'efficienza nell'utilizzo di fattori produttivi. 

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Condominio: ripartizione spese

Condominio: la ripartizione delle spese per frontalini e fioriere

Riporto un interessante quanto recentissimo provvedimento sulla suddivisione delle spese tra  i condomini per la riparazione dei balconi di proprietà esclusiva.  
La Cassazione (Cass. 19 settembre 2017 n. 21641) ha specificato recentemente che “gli elementi esterni, quali i rivestimenti della parte frontale e di quella inferiore, e quelli decorativi di fioriere, balconi e parapetti di un condominio, svolgendo una funzione di tipo estetico rispetto all'intero edificio, del quale accrescono il pregio architettonico, costituiscono, come tali, parti comuni ai sensi dell'articolo 1117, n. 3, c.c., con la conseguenza che la spesa per la relativa riparazione ricade su tutti i condomini, in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno” (in tal senso Cass., Sez. 2, n. 6624 del 30 aprile 2012, Cass., Sez. 2, n. 568 del 19 gennaio 2000).

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Centrale rischi e accesso al credito

L’appostazione di un credito a sofferenza presso la Centrale dei Rischi può avvenire solamente in caso di “insolvenza”

La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo sull'indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari). 
Gli intermediari (banche, finanziarie, società di leasing) comunicano mensilmente alla Banca d'Italia il totale dei crediti verso i propri clienti: i crediti pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza (cliente irreversibilmente incapace di saldare il proprio debito) di qualunque importo, anche se quest'ultima condizione non è stata accertata in sede giudiziaria. 
Il ritardo nei pagamenti non è una condizione sufficiente per la segnalazione a "sofferenza", che può scaturire solo da una valutazione della situazione finanziaria complessiva del cliente da parte dell'intermediario. 

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mercoledì 27 settembre 2017

Centrali Rischi Private e diritti del consumatore

Chi si veda negare un finanziamento senza saperne la ragione ha diritto ad ottenere informazioni dalla banca e dalla società che gestisce la banca dati creditizia

Le centrali rischi private o SIC (Sistemi di Informazione Creditizia) come CRIF, EXPERIAN, CTC ecc. gestiscono banche dati private con funzione di monitoraggio del rischio in cui sono raccolti dati di esposizione debitoria di privati ed imprese di qualsiasi importo.
Le banche dati private, anche se diffusamente utilizzate per valutare il merito creditizio dei privati, fino al 2004 non erano regolamentate da alcuna specifica normativa. Attualmente i SIC (Sistemi di Informazione Creditizia), sono tenuti al rispetto del “Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti”, varato dal Garante della protezione dei dati personali e applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2005.
L'attuale normativa, garantisce quantomeno la possibilità di richiedere la modifica o la cancellazione di un dato non corretto o di una segnalazione erronea.

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Il consulente finanziario

E` la persona fisica abilitata all'offerta fuori sede che esercita l'offerta come dipendente, agente o mandatario

Il Consulente Finanziario (già promotore finanziario) è la persona fisica abilitata all'offerta fuori sede che, in qualità di agente iscritto ad albo professionale, esercita l'offerta come dipendente, agente o mandatario.  
Tuttavia le persone fisiche e societa' di capitali in possesso dei requisiti di professionalità, onorabilità, indipendenza e patrimonialità stabiliti con regolamento, possono prestare la consulenza in materia di investimenti senza detenere somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza dei clienti a NESSUN TITOLO. 
Per consulenza in materia di investimenti si intende la prestazione di raccomandazione personalizzata ad un cliente su sua richiesta o per iniziativa del prestatore dei servizi, riguardo ad una operazione  finanziaria. 

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La “re-generation” degli studi legali

Innovazione, think tank e istanze digitali. Il cliente sempre al centro

Negli ultimi tempi il mondo forense è attraversato da forti correnti di cambiamento, legate non solo a rivendicazioni di tipo normativo e deontologico, ma ad nuovo modo di concepire il “business of law”. 
Complice la crisi economica e sociale, il classico modello di law firm – con precisi limiti fisici ed organizzativi – si sta rivelando sempre più obsoleto, per lo meno per i professionisti più accorti ed ambiziosi, che non si accontentano più di conservare il vecchio e caro portafoglio clienti! Oramai il mercato pullula di avvocati e il rischio è quello di un generale livellamento verso il basso dello standard operativo, a scapito del cliente e dell’immagine stessa della professione. 

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martedì 26 settembre 2017

Investire bene: consulenza e dialogo 2

Ecco quali sono le sei fasi di una consulenza globale

Riprendiamo qui le 6 FASI DI CONSULENZA GLOBALE già indicate nel precedente articolo (“Consulenza e dialogo 1” del 29/08/17 su questo stesso sito) e ispirate alle norme UNI ISO 22222:2008 e UNI TS 11348 (per approfondimenti: www.iso22222.it). 
Si trattava di:
1. Ingaggio
2. Conoscenza 
3. Analisi obiettivi 
4. Asset Allocation 
5. Esecuzione
6. Monitoring 
In particolare qui approfondiamo le fasi della Conoscenza (2^), Analisi obiettivi (3^), Asset Allocation (4^) e Monitoring (6^).

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Demansionamento, quando ci si può opporre?

Se ingiustamente demansionato, il lavoratore può richiedere il risarcimento del danno

Con il Decreto Legislativo n. 81/2015 ("Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183"), pubblicato il 24 giugno 2015 sulla Gazzetta Ufficiale, è stata rivista e ridisegnata la materia della modifica delle mansioni in ambito lavorativo.
Complici il mutamento dell’orientamento giurisprudenziale a partire dal 2006 e, soprattutto, il Job Act e il Decreto Legislativo n. 81/2015, il demansionamento, o il downgrading del lavoratore è sempre più possibile, seppur con alcuni specifici vincoli. 
Innanzitutto, va precisato che il demansionamento è la modifica in peius delle mansioni nel lavoro subordinato del dipendente, che vede variare la sua attività lavorativa in base alle direttive unilaterali del datore di lavoro.

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Società di capitale o di persone, come scegliere?

Il nostro ordinamento prevede adempimenti e tipologie di impresa differenti tra cui scegliere. Qual è l’alternativa migliore al vostro caso?

Il nostro ordinamento prevede diverse tipologie di società. Una prima distinzione si ha tra le società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice) e società di capitale (società a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata, società per azioni e società in accomandita per azioni), a cui per completezza aggiungiamo l’ S.r.l. unipersonale
E’ possibile esercitare la propria impresa anche attraverso la così detta “ditta individuale”, nel caso di specie la proprietà di impresa è di un solo soggetto ed anche la responsabilità della stessa. 

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lunedì 25 settembre 2017

Enti associativi: rivoluzione in vista

Istituito il codice del Terzo settore

E’ stato approvato, lo scorso 3 luglio, il Codice del Terzo settore (D.Lgs. n. 117) ma di cosa si tratta? Chi coinvolge? 
La norma, che si compone di 104 articoli, è la prima vera rivoluzione che riguarda gli Enti non Commerciali ovvero le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali anche sotto forma di cooperative, le società di mutuo soccorso, le associazioni riconosciute e non, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società. 
Il Codice, annunciato da diversi mesi, ma da poco emanato ha lo scopo di mettere ordine e vigilare in un settore dove di regole ne esistevano poche e frammentate. Infatti disciplina gran parte degli aspetti della vita associativa che vanno dalla costituzione e dai conseguenti obblighi statutari, dalla tenuta delle scritture contabili e della conseguente redazione del bilancio fino alla disciplina dello scioglimento con conseguente destinazione del patrimonio dell’Ente. 

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Liti fiscali pendenti, un flop annunciato

Il 2 ottobre 2017 scade il termine per la domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie con l'Agenzia delle Entrate

L’Art. 11 del D.L. 50/2017 convertito con modificazioni dalla Legge 96/2017 introduce la definizione agevolata delle liti fiscali pendenti. 
Sono definibili le controversie relative alle imposte dirette ed indirette, i tributi locali (ICI, IMU e TARSU), ad accezione di alcune fattispecie contemplate nella Circolare Ministeriale 22E del 20/07/2017 (IVA all’importazione, rimborsi etc.) nelle quali è parte l’Agenzia delle Entrate (ed anche i Comuni per i tributi locali) pendenti in ogni stato e grado di giudizio con costituzione in primo grado del ricorrente avvenuta entro il 24/04/2017. 
Per usufruire dell’agevolazione, si dovranno versare le imposte e gli interessi al netto di sanzioni ed interessi di mora. 
Qualora la lite riguardasse esclusivamente le sanzioni, si dovrà versare il 40% dell’importo contestato. 
La domanda dovrà essere presentata entro il 2/10 p.v. ed il pagamento, se superiore ad € 2.000,00, si potrà versare alle seguenti scadenze: 2/10/2017 40%; 30/11/2017 40%; 2/07/2018 20% 
Tale norma agevolativa presenta profili di criticità e di scarsa convenienza. 

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Split payment e crediti IVA

I rischi per le aziende

Lo Split Payment o scissione dei pagamenti è un meccanismo di liquidazione IVA che viene applicato nei rapporti commerciali tra aziende e Pubblica Amministrazione. L’IVA sulle fatture emesse ad Enti Pubblici è versata direttamente da questi ultimi al Fisco e, di conseguenza, all’azienda che ha fornito il servizio o venduto il prodotto viene corrisposto il solo imponibile. 
Le aziende il cui fatturato maggiore è rappresentato da prodotti e servizi forniti ad Enti Pubblici si trovano nella condizione di dover comunque pagare l’IVA sugli acquisti (non esiste una formula secondo la quale se non si incassa l’IVA sulle vendite non si debba pagare ai fornitori l’IVA su ciò che occorre acquistare in funzione del servizio e/o del bene da vendere all’Amministrazione Pubblica). A secondo dei volumi d’affari, di conseguenza, tali aziende si trovano in una condizione di costante credito IVA nei confronti del Fisco (credito IVA la cui soglia di utilizzo senza apposizione del visto di conformità è stata abbassata a € 5.000,00 già da aprile 2017). 

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La “rottamazione” delle liti fiscali pendenti

Chi, alla data del 24 aprile 2017, ha in corso una controversia contro l’Agenzia delle entrate o un ente locale, può ricorrere alla rottamazione

L’art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 (convertito con modificazioni dalla legge 96/2017) sancisce la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti alla data del 24 aprile 2017 (c. d. rottamazione del contenzioso tributario) dinanzi ad una Commissione tributaria (provinciale o regionale), dinanzi alla Corte di Cassazione nelle quali è parte l’Agenzia delle entrate. 
La citata norma consente a chiunque abbia in corso alla data del 24 aprile 2017 una controversia in cui è parte l’Agenzia delle entrate o un ente locale (regione, provincia o comune) e che intende aderire alla rottamazione del contenzioso tributario, di chiudere tale vertenza pagando soltanto il tributo oggetto del contenzioso in primo grado, gli interessi da ritardata iscrizione a ruolo e, nel caso di pagamento rateizzato, gli interessi, nonché le eventuali spese di notifica indicate nell’atto; mentre sono “condonati” le sanzioni col-legate al tributo e gli interessi di mora

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venerdì 22 settembre 2017

Rendimento e Rischio, un equilibrio delicato

Come investire in modo "sicuro" i nostri risparmi

Investire comporta sempre l’assunzione di un rischio, che sarà tanto più elevato quanto maggiori sono le attese di rendimento, soluzioni per un rendimento alto e bassi rischi, non esistono. 
Allo stesso modo non esiste l’investimento migliore di altri in senso assoluto, esistono invece investimenti adeguati o non adeguati a noi. 
La risposta alla domanda come investire in modo sicuro i “1000 euro” risparmiati, non si trova in uno strumento finanziario, ma nella risposta alla domanda che dobbiamo sempre farci “a cosa mi servono questi soldi? 
Nell’approccio ad un investimento è fondamentale analizzare le nostre esigenze di vita, identificare l’obiettivo per il quale stiamo risparmiando e stabilire tra quanto tempo dovremo spendere i nostri soldi, in sintesi pianificare

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Tettoie, quando serve il permesso di costruire

Ecco quali sono i casi in cui serve il titolo abilitativo per evitare la demolizione delle tettoie

Secondo una giurisprudenza consolidata, per costruire una tettoia stabile, di importanti dimensioni e funzionale a creare un nuovo ambiente, è necessario richiedere un’autorizzazione al Comune di competenza attraverso il permesso di costruire poiché rappresenterebbe una nuova costruzione.  
Non servirebbe tale titolo abilitativo, invece, nel caso di tettoie di piccole dimensioni che sporgono dal muro costruite per abbellire l’edificio o per funzioni pratiche (come quella di ripararsi dalla pioggia in prossimità dell’uscio di casa). Allo stesso modo, non serve il permesso di costruire nel caso di realizzazione di tettoie con struttura in ferro che siano rimovibili e che non siano infisse nel terreno.  

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Iva e inadempimento della controparte

Fattispecie in cui si può recuperare l'Iva in caso di inadempimento della controparte commerciale senza dovere instaurare una procedura esecutiva

Uno dei problemi principali degli operatori commerciali consiste nel recuperare in modo rapido e semplice l’Iva indicata in fattura e versata all’erario, nel caso in cui la controparte commerciale risultasse inadempiente all’obbligo di versare il prezzo convenuto.
Di tale esigenza si è fatto solo parzialmente carico il legislatore con la legge finanziaria 2016, che è intervenuta per riconoscere espressamente la possibilità di emettere una nota di credito al fine di recuperare l’Iva in caso di risoluzione per inadempimento della controparte nei contratti a esecuzione continuata o periodica. Viceversa, per le altre ipotesi di mancato pagamento - in tutto o in parte - del prezzo pattuito, il recupero dell’Iva è condizionato all’esito negativo di una procedura esecutiva (esulano dal presente scritto gli aspetti relativi alle procedure esecutive).

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Notifica via pec e decorrenza del termine breve

La notifica della sentenza via pec fa decorrere il termine breve per proporre gravame: fanno prova le ricevute telematiche di consegna e accettazione

Con ordinanza n. 21597 del 19 settembre 2017 la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione si è pronunciata in merito a un tema quantomai attuale, alla luce della sempre maggiore (invero quasi totale) diffusione del pct (processo civile telematico) e delle notifiche a mezzo pec
Tali strumenti, afferma la Corte, sono del tutto idonei a far decorrere il termine breve per proporre gravame avverso il provvedimento da impugnare. 

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Buoni rendimenti e basso rischio: sogno o realtà?

E’ possibile ottenere rendimenti superiori ai titoli di stato mantenendo rischio e volatilità contenuti e rapida liquidabilità dell’investimento?

Il risparmio degli Italiani si trova per circa ¼ in liquidità sul conto corrente con un rendimento mediamente intorno allo zero e/o prezzo negativo, considerando le spese di tenuta del conto e varie imposte. 
I titoli di stato sono storicamente preferiti dai risparmiatori e a tal proposito prendiamo il BTP decennale (scadenza settembre 2027) come esempio di rendimento: il risultato annuale, mantenendo l’investimento per 10 anni, risulta essere 2,044 lordo (tassazione al 12,50%) e presenta una volatilità storica intorno al 7%, quindi il prezzo può variare con uno scostamento di questo tipo (volatilità di prezzo). 

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Il reclamo-mediazione

Un’ opportunità per evitare il contenzioso tributario

Per gli atti di accertamento e liquidazione dei tributi formati e/o emessi dall’Agenzia delle Entrate, Dogane, Monopoli, Enti locali e Comuni sussiste un’opportunità (obbligatoria entro il limite di legge) di non approdare direttamente al contenzioso tributario, qualora i tributi interessati siano di valore inferiore a 20.000,00 euro (somma che dal 2018 salirà ad euro 50.000,00), o lo siano le sanzioni qualora l’atto si riferisca solo a queste.
Si tratta di una tutela alternativa al giudizio tributario denominata “reclamo-mediazione”. In buona sostanza, contestualmente all’impugnazione dell’atto, viene formulata un’istanza di riesame indirizzata, almeno per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate, ad altro ed autonomo Ufficio rispetto a quello che ha concretamente emesso l’atto impositivo. Da rilevare che comunque non tutte le Amministrazioni possono dotarsi di strutture autonome e dedicate a tale “revisione” dei propri atti.
Nonostante ciò, almeno in linea teorica, il riesame dell’atto dovrebbe avvenire con maggior spirito critico ed autorevolezza, soprattutto alla luce delle difese già esposte dal contribuente nel proprio ricorso, che dovrebbero consentire all’Amministrazione di valutare l’opportunità di accettare il rischio della prosecuzione del contenzioso o di aprire un dialogo con il contribuente, acconsentendo ad una riduzione delle pretese, per addivenire ad una soluzione concordata e preventiva della vertenza tributaria.

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giovedì 21 settembre 2017

Risarcimento diretto e litisconsorzio

La Cassazione, per la prima volta, chiarisce che anche nella procedura di risarcimento diretto, il responsabile del danno è litisconsorte necessario

La Sesta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 20 settembre 2017 n. 2189, per la prima volta afferma a chiare lettere che nella procedura di risarcimento diretto, ex art. 149 Cod. Ass., la domanda va proposta non solo contro la compagnia assicurativa dello stesso danneggiato, ma anche contro il responsabile del danno, che è litisconsorte necessario. 
La S.C. afferma che la ratio del vecchio art. 23 della Legge 990/1969, ora confluito nell’art. 144 del Cod. Ass. – norma che nel regolare l’azione diretta contro la compagnia assicurativa del responsabile del danno prevede che, nel giudizio, deve essere chiamato anche il responsabile del danno – è quella di rafforzare la posizione processuale dell’assicuratore, consentendogli di opporre l’accertamento di responsabilità al proprietario del veicolo quale soggetto del rapporto assicurativo, in particolare ai fini dell’eventuale azione di rivalsa

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