Il successo presso gli italiani dei PIR è testimoniato dalle stime di una raccolta a fine anno intorno ai 9 MLD di euro (valutazione Mediobanca del settembre 2017). Lo scambio proposto dal legislatore ha seguito uno schema ormai consolidato nel rapporto Fisco-contribuente: in cambio di uno sconto fiscale il cittadino di impegna a fare determinate cose in un certo modo, tipo la detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione.
Ma in sostanza di che cifre stiamo parlando? Quali sono gli effetti concreti del beneficio fiscale connesso all'adesione ai PIR? Ebbene, facciamo due conti. Rispettando i parametri previsti, ipotizzando di versare il massimo consentito (30.000 €) nei primi 5 anni e di ritirare l'investimento trascorsi 10 anni, con un rendimento del 5% annuo il beneficio fiscale vale ben l'1% annuo di rendimento in più rispetto allo stesso investimento effettuato al di fuori del PIR.
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