Anche quest'anno l'Acri accompagna la giornata del risparmio con la consueta indagine sulle abitudini e percezioni degli italiani. Il titolo è: "Risparmio: quali prospettive?". Nell'interessante rapporto emerge chiaramente che la crisi non sia ancora finita ma anche il netto miglioramento della fiducia. Sembra, per la prima volta, che la crisi si stia allontanando lasciando il posto all'aumento dei consumi anche a scapito del risparmio.
Si registra un "lento ritorno alla normalità".
L'indagine evidenzia anche che per gli italiani il risparmio rimane importante per le necessità di tutela e progettazione del futuro anche se chi investe lo fa solo con la parte minoritaria dei propri risparmi: il 67% preferisce la liquidità e quindi la perdita di potere d'acquisto.
Tale scelta è forse dovuta al fatto che pochi si ritengono in grado di individuare l'investimento adatto alle loro esigenze anche per la bassa fiducia nelle leggi che lo tutelano e regolano.
Molti hanno comunque imparato che devono informarsi ed essere attivi in prima persona per le proprie decisioni finanziarie.
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