Fare la sicurezza sul lavoro, avere la percezione del Sé, del pericolo, dei comportamenti prevenzionistici non può non avvenire senza porre al centro di ogni azione la persona prima che il lavoratore.
Comunicare correttamente, coinvolgere emotivamente il lavoratore significa creare valore del proprio essere, dell’appartenere ad un gruppo, ad una squadra, del sentirsi parte dell’azienda.
In questo contesto lavorativo dove il lavoro è divenuto una necessità di sopravvivenza, e non un migliorare la propria condizione sociale, dove si entra in un lavoro anche se non piace per bisogno, o parcheggiati fino a che non si trova un altro lavoro, rende il lavoratore stesso stressato e non motivato ad entrare al mattino in azienda.
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