Una giovane collaboratrice lavorava da anni con un contratto a tempo indeterminato in un centro estetico e di benessere, ma di ritorno dalle ferie estive, veniva licenziata per cessazione dell`attività commerciale, in realtà mai avvenuta essendo proseguita nella stessa sede operativa ma con una diversa ragione sociale. Ferma l’individuazione dell’assetto proprietario coincidente tra la precedente e la nuova società, la lavoratrice adiva l’autorità giudiziaria per il rispetto dei limiti sostanziali propri del recesso unilaterale datoriale.
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