In un sistema economico globalizzato e sempre più geolocalizzato, è possibile che i dipendenti di un’azienda vengano trasferiti in altre sedi di lavoro, diverse da quella indicata nel contratto di lavoro. Oppure, è molto frequente che i dipendenti compiano viaggi di lavoro per allacciare rapporti commerciali, chiudere un affare o effettuare controlli sulle diverse sedi dell’azienda. In tutti questi casi, si parla di trasferta di lavoro. Requisito indispensabile perché venga considerata come tale dal nostro ordinamento fiscale è che lo spostamento del dipendente dalla sede indicata nel contratto di lavoro sia:
- temporaneo
- conseguente ad esigenze lavorative aziendali
- effettuato in un Comune diverso dalla sede prevista contrattualmente.
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