Addio al fallimento: al suo posto la liquidazione giudiziale.
Si parte da una rivoluzione letterale: la riforma abbandonando la tradizionale espressione "fallimento" e sostituendola con quella di "liquidazione giudiziale", nella quale si innesta una soluzione concordataria con la completa liberazione dei debiti entro 3 anni al massimo dall'apertura della procedura ha come scopo, spiega Orlando, di evitare le conseguenze connesse alla dichiarazione di fallimento dell'imprenditore, "che vanno dalla stigmatizzazione all'incapacità di far fronte ai propri debiti, e che incidono negativamente sulle possibilità di avviare una nuova attività, nascondendo il fatto che la crisi o l'insolvenza sono evenienze fisiologiche nel ciclo di un'impresa, da prevenire ed eventualmente regolare al meglio, ma non da esorcizzare".
Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.
Segui Pronto Professionista su Facebook: |