La previdenza complementare è finalizzata ad una prestazione previdenziale integrativa a quella obbligatoria. Si estrinseca in: 1) fondi chiusi/negoziali (istituiti con accordi collettivi); fondi aperti (ad adesione libera); 3) piani integrativi pensionistici (con finalità assicurative).
Ad esse il lavoratore può contribuire con il TFR e/o propri risparmi.
Il dipendente può esplicitare la propria volontà di destinazione del TFR: 1) entro 6 mesi dalla assunzione; 2) con il silenzio-assenso, obbligando così il datore di lavoro a destinarlo alternativamente alla forma pensionistica collettiva prevista dai c.c.n. o a quella con più aderenti in azienda, od infine alla forma pensionistica istituita dall'INPS (Fondinps).
Leggi tutto l'articolo.
Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.
Segui Pronto Professionista su Facebook: |