La Suprema Corte cassa la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Trieste la quale condannava il proprietario di un appartamento sito all'ultimo piano di un condominio all'eliminazione dell'apertura praticata sul tetto del fabbricato, nella specie una botola realizzata al fine di accedere direttamente dall'alloggio al tetto.
Il ricorrente aveva, infatti, realizzato un'apertura nel soffitto e una copertura a vetri della stessa ritenuta da parte ricorrente per un verso “non equivalente a un tetto vero e proprio a protezione della casa” e, per altro verso, in violazione dell'art. 1102 c.c. in quanto l'apertura modificava la destinazione d'uso della cosa comune.
Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.
Segui Pronto Professionista su Facebook: |