La Cassazione modifica radicalmente il presupposto per il diritto all’assegno divorzile e lo fa con la recente sentenza 11504 dell'11 maggio 2017 destinata ad essere considerata un punto di rottura rispetto al passato.
La sentenza, infatti, modifica l’orientamento giurisprudenziale che la Suprema Corte ha sempre sostenuto a partire dagli anni ’70 in materia di divorzio fino a oggi.
Gli ermellini hanno stabilito che il diritto all’assegno divorzile non deve più essere collegato e finalizzato al mantenimento dello stesso tenore di vita, ma deve essere rapportato alla effettiva capacità economica e finanziaria dell’ex coniuge e alla capacità di quest’ultimo di poter lavorare per rendersi indipendente.
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