Come noto gli Stati aderenti all’Unione Europea in base al famigerato “Trattato di Maastricht” hanno l’obbligo di contenere la spesa pubblica entro il 3% del conseguito prodotto interno lordo (pil). Detto in termini più espliciti quel numero è la differenza tra la spesa annuale di uno Stato (creazione di ricchezza) e la sua capacità produttiva da cui poi ricavare gli introiti fiscali (distruzione di ricchezza). Percentuale che con l’ultimo aberrante accordo sul “Fiscal Compact” dovrà essere ulteriormente ridotta in quanto ritenuta eccessiva. Sic!
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