lunedì 11 settembre 2017

F.P.A. o P.I.P.? Pensione quanto mi costi?

Come scegliere tra i diversi tipi di fondo pensione...non sono la stessa cosa

A tutti coloro che si sono posti o si stanno ponendo la questione dell'apertura di un fondo pensionistico integrativo si pone il dilemma della scelta dello strumento finanziario opportuno. 
Sgombriamo il campo per coloro che possono accedere ad un fondo negoziale (o chiuso), dedicato a specifiche categorie di lavoratori (metalmeccanici, farmacisti, ecc...). Stessa cosa vale per i lavoratori destinatari di un accordo collettivo aziendale. La scelta è solitamente più conveniente, sotto il profilo dei costi fissi e di gestione, nonché per quanto attiene la possibilità di integrare il flusso economico diretto al fondo con contributi personali ulteriori, a loro volta aumentati da un versamento parallelo da parte del datore di lavoro.
Qui ci occupiamo di tutti gli altri possibili aderenti.
Di fronte alla scelta ci si trova a doversi rivolgere al proprio consulente finanziario od assicurativo. Costui può proporci di aderire ad un fondo pensione aperto (F.P.A.) o ad un piano individuale pensionistico (P.I.P.). La differenza tra i due riguarda innanzi tutto chi può istituirli. Il secondo può essere creato da una compagnia assicurativa e assume la veste di una polizza assicurativa legata ad una gestione separata o di tipo unit linked. Il primo può essere creato anche da una impresa assicurativa, oltre che da banche, SGR, SIM... Entrambi hanno il vantaggio di essere separati patrimonialmente dalla società istitutrice e quindi non possono essere utilizzati per soddisfare i creditori in caso di fallimento della impresa assicurativa o bancaria che dir si voglia. 

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