Al momento della lettura del testamento del de cuius (ovvero di colui che ha disposto il testamento), gli eredi o uno solo di essi possono impugnare l’atto. Esistono essenzialmente tre azioni che si possono compiere: si può richiedere una sentenza costitutiva di annullamento, si può richiedere una dichiarazione di nullità oppure si può ricorrere a un’azione di riduzione.
Il tipo di azione da compiere, però, dipende dal tipo di vizio che si contesta. E tali vizi possono essere:
- vizi formali: si ha quando il testamento presenta degli errori di forma
- vizi sostanziali: si ha quando il testamento contiene disposizioni non conformi alla legge
- difetti della capacità: si ha quando il de cuius non aveva la capacità giuridica di redigerlo (es. un minorenne)
- vizi di volontà: si ha quando il de cuius è stato portato alla disposizione del testamento sotto minaccia o violenza, per errore o per dolo.
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