mercoledì 13 dicembre 2017

Pregressi dissidi non integrano la premeditazione

Per i giudici di legittimità la premeditazione non può essere confusa con la semplice preordinazione di mezzi

Con la sentenza n. 8175/12 la Suprema Corte ha escluso la sussistenza dell’aggravante della premeditazione vista la limitatezza di tempo tra l’uscita di casa dell’imputato e l’azione concretamente posta in essere e vista l'esistenza di meri pregressi dissidi familiari.
Il caso è quello di uomo condannato dalla Corte di appello di Roma (che confermava in toto la sentenza del primo Giudice) per il reato di tentato omicidio premeditato ai danni della moglie. La Corte territoriale riteneva sufficienti – per la configurabilità della richiamata aggravante – le frequenti liti familiari tra i coniugi ed il lasso temporale trascorso tra l’uscita dell’imputato dalla propria abitazione ed il momento in cui lo stesso ha percosso violentemente la moglie.

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