Il caso
Tizio proponeva ricorso per cassazione avverso il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza che aveva rigettato il reclamo con cui il Magistrato di Sorveglianza aveva ritenuto che nessuna violazione dei diritti del detenuto si fosse verificata.
In particolare, Tizio era risultato ristretto in una cella di 3,75 mq e di 4, 64 mq.
La Suprema Corte di Cassazione, in accoglimento del gravame di Tizio, ha ritenuto violato il suo diritto ad uno spazio minimo, perché la magistratura di sorveglianza aveva mal calcolato la superficie calpestabile.
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