Tutte le donne, interessate a partecipare a concorsi pubblici ma che si trovano nella situazione di dover provvedere all’allattamento di un figlio, possono richiedere una procedura personalizzata durante lo svolgimento del concorso.
Una recente sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa, la n. 163/2017 del 7 aprile, relativa al ricorso presentato da una neomamma, ribadisce il concetto che “Lo stato di puerperio comporta impegno e sforzo fisico e psicologico ed è compito dell’amministrazione, in aderenza al principio di eguaglianza espresso dall’articolo 3 della Costituzione approntare, nei limiti del possibile, ogni misura solidaristica atta ad alleviare, se non proprio a rimuovere, i gravosi maggiori oneri materiali e morali incombenti sulla donna puerpera”.
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