martedì 22 maggio 2018

Credito extra-fido

Osservazioni e riflessioni critiche dottrinali e giurisprudenziali

Capita sovente di dover esaminare e verificare contratti di c/c ove vengono previsti anche TAE per affidamenti e/o scoperti di conto autorizzati e non, senza che al momento esistano apposite aperture di credito e/o autorizzazioni formalizzate, ovvero pattuite in forma scritta separata.
Nell'uno (inesistenza di forma scritta) e nell'altro caso (esistenza della forma scritta) molto spesso si assiste, da parte dei Magistrati giudicanti ed inquirenti, dei tecnici nominati d'ufficio, dei tecnici di parte e degli addetti ai lavori in generale, a valutazioni e conclusioni non condivisibili ed in palese contrasto con la normativa vigente, posto che vengono tratte da considerazioni riferite al singolo contratto, in luogo di analisi unitarie, ovvero senza tener presente gli intercorrenti elementi comuni che caratterizzano il credito extra-fido, lo scoperto di conto e la mora che, indubbiamente, portano a conclusioni ben diverse sia in termini quantitativi che qualitativi, in particolar modo nelle azioni di ripetizioni di indebito mediante restituzione e/o decurtazione, non fa nessuna differenza ed ovviamente nelle azioni tendenti ad accertare condizioni usurarie.

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