Il termine anglossassone disruption significa rottura ed è spesso usato per descrivere la filosofia sottesa a tante innovazioni, anche tecnologiche, che rompono gli schemi. Indubbiamente ogni cambiamento o innovazione, che sia culturale o tecnologica, comporta un grado di rottura. Il coaching si propone di aiutare le persone a cambiare, a diventare innovative e illuminate. Quando allora la disruption presenta il lato peggiore? Vediamolo con due storie riportate da Il Foglio il 9 settembre 2018, che rivelano l’utilità di allargare lo sguardo al sistema.
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