La Sezione Terza Penale della Suprema Corte ha considerato come indici rivelatori, che hanno portato al sequestro preventivo della somma di € 2.230.776 ad un soggetto italiano con residenza fiscale in Svizzera, della presenza del proprio domicilio in Italia:
lo studio di design localizzato nel territorio dello Stato, la titolarità nel nostro Paese di plurimi conti correnti in proprio o tramite le società nelle quali era cointeressato, l’utilizzo frequente nel territorio della Repubblica di carte di credito e finanche il fatto di percorrere sovente la rete autostradale italiana.
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