Ogni anno, il 22 marzo, si celebra la giornata mondiale dell'acqua. Ormai ci sono così tante "giornate mondiali" che spesso passano inosservate, si confondono, sono visibili solo agli addetti ai lavori. Questa dovrebbe risvegliare ben altro interesse, invece.
"Dovrebbe", perché l'acqua è il futuro di ognuno di noi, e quando inizieremo ad interessarci di come essa viene gestita e tutelata sarà sempre troppo tardi; "dovrebbe" perché l'abbondanza di acqua (alluvioni) o la sua scarsità sono cause di disagi e catastrofi che affliggono il nostro Paese e l'umanità intera su di una scala cui nulla è realmente paragonabile; "dovrebbe" perché dal referendum del 2011 era sembrata nascere, n Italia, una coscienza civica sull'acqua, per quanto ideologizzata e non sempre ben informata, che faceva sperare in un positivo sviluppo dell'interesse.
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