La norma inserita nella Legge di stabilità 2017 che prevede la riduzione IMU e TASI sugli immobili concessi in comodato tra genitori e figli è limitata a pochi casi e con vantaggi economici da verificare, in particolare, affinchè l'immobile concesso in comodato d'uso tra parenti in linea retta, potesse essere assimilato ad abitazione principale occorre il verificarsi delle seguenti condizioni: la delibera comunale IMU di riferimento deve prevederlo espressamente e stabilirne anche le condizioni, e l'agevolazione deve operare limitatamente alla quota di rendita risultante in catasto non eccedente il valore di Euro 500,00 (cinquecento/00) oppure che il nucleo familiare del comodatario abbia un valore ISE non superiore ai 15.000 Euro annui (quindicimila/00), occorrendo altresì che l'assimilazione possa essere applicata limitatamente ad una sola unità immobiliare, inoltre molti comuni potevano subordinare l'assimilazione ad un'ulteriore condizione che il contratto di comodato fosse regolarmente registrato presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate.
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