La PdG (psicoterapia della Gestalt) nasce da una riflessione compiuta intorno al pensiero e all’opera di Frederick Perls, uno psichiatra psicoanalitico tedesco che facendo ricorso a varie fonti riuscì ad elaborare un sistema terapeutico olistico, che guardava alle persone come ad un’unità di corpo-mente, e che ravvisava la necessità di recuperare l’esperienza corporea come una componente fondamentale ormai trascurata. L’approccio gestaltico è considerato un approccio ateoretico nel senso che non è rigidamente determinato da un impianto teorico che prevede l’esperienza: il legame tra causa ed effetto non viene visto in modo biunivoco e, quindi, il comportamento dell’individuo non deriva necessariamente da meccanismi psichici oggettivi. La conoscenza, ha due basi: una digitale, il pensare che deriva dalla percezione primaria e una analogica, il sentire che deriva dalla percezione secondaria. Il modo in cui causa ed effetto possono essere legate dipende in gran parte dalla creatività del soggetto.
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