venerdì 23 marzo 2018

Perdita della vita, quando il danno è risarcibile?

Le Sezioni Unite riconoscono il danno catastrofale, sofferto da chi rimane lucido prima di morire, ma non il danno tanatologico

La perdita di una persona cara, come un familiare o un convivente, è certamente risarcibile nella misura in cui, venendo a mancare quella persona, contemporaneamente manca una fonte di reddito per chi gli sta vicino. Questa voce di danno è di natura strettamente economica e rientra nella categoria del danno patrimoniale. Ma sono risarcibili anche voci di danno non patrimoniale?

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