venerdì 23 febbraio 2018

L’ipocondria: cos’è e quando curarla

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una tecnica che aiuta l’individuo a interpretare correttamente i segnali inviati dal proprio corpo

L’ipocondria è un “disturbo d’ansia da malattia” (disturbo da sintomi somatici, secondo la più recente classificazione), caratterizzato dalla fobia delle malattie e dalla convinzione, incrollabile e incontrovertibile, di essere malato. Solitamente il paziente riferisce una serie di disturbi che possono interessare qualsiasi apparato, anche se più frequentemente interessano la respirazione (sensazione di mancanza d’aria o dolore al torace durante gli atti respiratori), il cuore (ritmo dei battiti troppo veloce e percezione di avvertire i propri battiti nel petto), la termoregolazione (freddo intenso, alternato a vampate di calore con sudorazione), reazioni cutanee e/o manifestazioni dermatologiche, dolori diffusi o localizzati soprattutto alle vene degli arti, strane tumefazioni sotto la pelle o dolori all’addome (ipocondria deriva dal termine di origine greco ipocondrio, che indica appunto l’area addominale al di sotto delle costole). 

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