La politica monetaria espansiva della BCE iniziata sotto la presidenza Draghi nel Gennaio 2015 - attraverso il Q.E. (Quantitative Easing: allentamento monetario) per consentire alle banche nazionali dei paesi dell’Eurozona di acquistare titoli di Stato, ma non solo, a botte di 80 miliardi di euro/mese, ridotti da Aprile 2017 a 60 miliardi, per mantenere tassi d’interesse bassi con l’obiettivo di stimolare la crescita economica fino al raggiungimento di un target d’ inflazione del 2%, peraltro non ancora raggiunto - ha compresso anche i potenziali rendimenti dei fondi obbligazionari dell’area euro.
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