MA SIAMO SICURI CHE LE VECCHIE ZONE 4 SIANO INDENNI DA FORTI TERREMOTI?
Le mappe di pericolosità sismica del territorio italiano (ultima in ordine temporale, redatta nel 2004 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) fanno riferimento ad una raccolta storica di eventi sismici accaduti a partire dall’anno 1 d.c.
Sono 4.700 i terremoti catalogati per i quali ovviamente si può immaginare, nei secoli, di quale possa essere la loro descrizione qualitativa, ma sono pur sempre un riferimento. Sappiamo che nelle richieste dei calcoli strutturali, i Comuni facevano riferimento a 4 zone di rischio: dalla zona 1 (con la più alta pericolosità) alla zona 4 (con la più bassa pericolosità).
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