Dopo mesi e mesi di oblio, spunta nuovamente l'ansia da spread, il famigerato differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund).
Mentre scrivo l'indice ha toccato i 200 punti per poi assestarsi a quota 190.
E' grave?
No, non è grave, per ora.
Ricordiamo che nel momento più drammatico della crisi che colpì il Governo Berlusconi nel 2011, lo spread arrivò a toccare il record storico di 574 punti. L'aumento di questi giorni non è ancora grave, ma è un segnale di attenzione e di nervosismo da parte degli investitori, che trovano motivo di preoccupazione nello stallo politico post elezioni del 4 marzo scorso e nel programma di Governo in corso di definizione tra M5S e Lega.
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