Le vittime di stalking, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia possono accedere al gratuito patrocinio anche se non presentano la dichiarazione sostitutiva che attesta i loro redditi.
Con la sentenza n. 13497 del 20 marzo 2017, la Corte di Cassazione, sezione quarta penale, ha precisato che l’istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato presentata dalle vittime di stalking, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, per essere accolta dal Giudice necessita solo dei requisisti previsti dalle lettere a) e b) del comma 1 dell’art. 79 T.U.S.G. ovvero la richiesta di ammissione al patrocinio e l’indicazione del processo cui si riferisce, oltre alle generalità dell’istante e dei componenti la famiglia anagrafica.
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