martedì 27 giugno 2017

P.I.R.: ottima diversificazione del portafoglio finanziario

Ma attenzione ai costi che potrebbero incidere significativamente sulle performances del Piano

Con la Legge di Bilancio 2017, anche il nostro Paese si allinea all'esperienza di Francia e Gran Bretagna nel tentativo di creare strumenti finanziari capaci di instaurare un legame virtuoso tra risparmio delle famiglie ed economia reale.  
A questo scopo, ad Aprile 2017, sono nati i Piani Individuali di Risparmio (PIR), Fondi comuni che consentono di investire, in gran parte, in azioni ed obbligazioni di PMI Italiane e/o anche in Aziende Europee con stabile organizzazione in Italia; anche se sono sempre esistiti strumenti con tali caratteristiche, i PIR si differenziano per le agevolazioni fiscali che li caratterizzano, essendo completamente esenti da Imposta di successione e garantendo l'esenzione dalla tassazione dei redditi da capitale, se conservati cinque anni; tale prerogativa non li rende però vincolati poichè liquidabili in qualsiasi momento, qualora i mercati dovessero dare segnali di stress importanti.  

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