In questi giorni, in Italia, si discute animatamente circa la legge sulla cittadinanza, approvata dalla Camera nel 2015 e ancora in attesa di essere esaminata dal Senato. Tale disciplina riguarda soprattutto i bambini nati in Italia da genitori stranieri o arrivati in Italia da piccoli espandendo i criteri per ottenere la cittadinanza italiana.
La normativa vigente sulla cittadinanza, introdotta nel 1992, prevede un’unica modalità di acquisizione chiamata ius sanguinis (“diritto di sangue”): un bambino è italiano se almeno uno dei genitori è italiano. Un bambino nato da genitori stranieri, anche se partorito sul territorio italiano, può chiedere la cittadinanza solo al compimento del diciottesimo anno d’età e soltanto se fino a quel momento abbia risieduto in Italia in maniera legale e ininterrottamente.
Leggi tutto l'articolo.
Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.
Segui Pronto Professionista su Facebook: |