Molti studi tecnici ed imprese si stanno confrontando con il BIM in quanto l’introduzione nella normativa sugli appalti in Italia é ormai certa, e questo avverrà tra il 2019 ed 2025.
Dopo anni di utilizzo del CAD, sopratutto in 2D, per creare la documentazione di progetto e la gestione dei computi matrici in excel o software dedicati ma senza modelli BIM di riferimento, abbandonare strumenti e procedure consolidate genera un comprensibile senso di inquietudine anche perché nella documentazione per le gare in cui il BIM é richiesto si richiede, oltre ai modelli IFC, la stessa documentazione di progetto in formati conosciuti (DWG, PDF, STR, Primus, ecc...).
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