Con la sentenza n. 29505 dello scorso 28 giugno la quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di una madre, condannata per aver cooperato con il conducente di un veicolo nel reato di omicidio stradale del proprio figlio.
Nonostante la donna avesse lamentato l'eccezionalità dell'evento determinante il decesso del bambino, la Suprema Corte ha confermato le motivazioni della sentenza di merito, che l'aveva ritenuta colpevole per non aver adeguatamente vigilato sul figlio durante l'attraversamento della strada.
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