Con sentenza del 24 gennaio 2017, n. 25358/12 la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, Grande Camera, ha deciso che portare «un bambino in Italia, spacciandolo come proprio figlio, in palese violazione delle disposizioni della nostra legislazione (Legge n. 184 del 4 maggio 1983) in materia di adozione all'estero dei bambini, il sig. OMISSIS e la signora OMISSIS hanno agito in violazione di legge» e che i termini di un accordo all'estero per la consegna di materiale genetico per la fecondazione di ovuli di un'altra donna «è in violazione del divieto di utilizzo di tecnologia di riproduzione assistita (ART) di tipo eterologo prevista» dalla L. 40/2004.
Leggi tutto l'articolo.
Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.
Segui Pronto Professionista su Facebook: |