Il diritto alla cittadinanza deve essere riconosciuto anche a tutti i discendenti delle donne italiane nate prima del 1948 ed emigrate in altri paesi.
La cittadinanza italiana è regolata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91 (e successive modifiche).
I principi su cui si basa sono:
- la trasmissibilità della cittadinanza per discendenza (“ius sanguinis”);
- l’acquisto “iure soli” (per nascita sul territorio) in alcuni casi;
- la possibilità della doppia cittadinanza;
- la manifestazione di volontà per acquisto e perdita.
In tutti questi casi la legge mette a disposizione procedimenti amministrativi specifici che consentono di ottenere il riconoscimento della cittadinanza a seguito dell’accertamento di determinati requisiti richiesti dalla legge stessa.
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