mercoledì 4 luglio 2018

Anatocismo Bancario, tutela del contraente debole

Ecco cosa prevede la normativa in ambito di anatocismo bancario

Dopo un lungo periodo di tempo si torna a parlare di anatocismo. Tre tra le maggiori banche italiane sono finite nel mirino dell’Antitrust con il sospetto di aver continuato ad applicare la contestata pratica nonostante il divieto introdotto con la legge di stabilità del 2014. 
Ma cosa si intende con questo termine, obiettivamente un po’ ostico? Come recita Wikipedia, l’anatocismo “nel linguaggio bancario è la produzione di interessi da altri interessi resi produttivi sebbene scaduti o non pagati, su un determinato capitale”. Insomma interessi su interessi: se io metto in banca i soldi questo mi dovrebbe fruttare un rendimento sulla base del tasso d’interesse concordato (oggi praticamente azzerato…) che periodicamente mi viene riconosciuto e che entra quindi a fare parte del capitale e a sua volta essere compreso nel conteggio degli interessi successivi. 

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