martedì 13 febbraio 2018

Investire sui mercati emergenti

Anche nel 2018 ?????

Scrivo "anche nel 2018?" semplicemente perche' io sono dell'avviso, dando per scontata (ma scontata non deve mai esserlo) una buona anamnesi e profilatura del nostro cliente, che una percentuale del portafoglio dedicata ai mercati emergenti (azionari, obbligazionari, od entrambi) sia imprescindibile e sana per una corretta diversificazione e decorrelazione degli assets rispetto alle economie sviluppate. Questo lo sostengo da sempre.
Altro punto importante: non penserete che basti una obbligazione turca, magari in valuta locale, per considerarsi investiti sui mercati emergenti? A meno che l'approccio sia esclusivamente speculativo, ed allora mi faccio da parte, esistono altri strumenti molto piu' efficaci ed efficienti per essere presenti su mercati che ancora devono crescere.

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