venerdì 2 febbraio 2018

La questione dell’abuso del diritto

Titolarità del diritto e suo esercizio. Sviamento della condotta dall'interesse e principio di buona fede. Abuso del diritto in ambito societario

Nell’esercitare il diritto lo si fa con la ragionevole convinzione della liceità del proprio agire. 
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 20106/2009 ha esplicitamente affermato che disporre di un potere non è condizione sufficiente per il suo legittimo esercizio. 
Attraverso il principio dell’abuso del diritto, l’ordinamento pone una regola generale con la quale nega tutela ai poteri, diritti e interessi in contrasto con la disciplina dell’azione prescelta. Vengono così private di validità le rivendicazioni contrarie al principio di buona fede oggettiva, sopprimendo l’apparente conformità dell’atto al paradigma che autorizza il potere. 

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