martedì 22 agosto 2017

Il reato di stalking e la vittima di reato

Quali sono le azioni ritenute idonee a configurare la condotta tipica del reato e come è possibile tutelarsi?

Il reato di  atti persecutori, previsto e punito dall’ art. 612 bis c.p., meglio conosciuto come stalking, punisce la condotta di colui che, con azioni reiterate nel tempo, minaccia o molesta taluno cagionando allo stesso un perdurante e grave stato d’ ansia, tale da compromettere o alterare le proprie abitudini di vita ovvero ponga in essere delle condotte idonee a determinare nella persona offesa un fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto o di persona comunque legata da relazione affettiva con lo stesso. 
Quali sono dunque le azioni ritenute idonee a configurare la condotta tipica del reato che ci occupa? 

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