giovedì 27 aprile 2017

L'esdebitazione fallimentare

Un rimedio a disposizione dell'imprenditore fallito per "chiudere con il passato" e ricominciare la propria attività

Introdotto dalla riforma del diritto fallimentare, attuata con il D.Lgs. n. 5 del 2006, (entrata in vigore il 16 luglio dello stesso anno), l'istituto dell'esdebitazione (che subentra alla vecchia "riabilitazione" si propone di fornire all'imprenditore fallito uno strumento con il quale chiudere la vicenda fallimentare e ricominciare l'attività imprenditoriale senza essere inseguito a vita dai creditori concorsuali rimasti in parte insoddisfatti. 
L'art 143 della legge fallimentare che ne definisce i contorni, stabilisce, infatti, che: "Il Tribunale, con il decreto di chiusura del fallimento o su ricorso del debitore presentato entro l'anno successivo, verificate le condizioni di cui all'art. 142 e tenuto conto dei comportamenti collaborativi del medesimo, sentito il curatore e i comitato dei creditori, dichiara inesigibili nei confronti del debitore già dichiarato fallito i debiti concorsuali non soddisfatti integralmente". 

Leggi tutto l'articolo.

Richiedi la prima consulenza gratuita in studio.


Segui Pronto Professionista su Facebook: